La cena

C’era una volta un gruppo di amici che volevano cenare insieme. Ma dovevano mettersi d’accordo su cosa preparare per cena. Alcuni si professavano esperti cuochi e chef ed ognuno di loro aveva un’idea diversa, che propugnava con forza ed energia come la soluzione migliore. Tra gli aspiranti chef c’era chi diceva pasta alla carbonara, chi voleva fare la pizza, chi preferiva mettersi al barbecue per fare una bella grigliata, o, ancora, chi proponeva una cena vegana a base di verdure, cereali e frutta.

Fatto sta che non riuscivano a mettersi d’accordo e a decidere. Allora decisero di mettere ai voti ciascuna delle proposte. Colui che avrebbe ottenuto la maggioranza avrebbe cucinato per tutti.

Fecero le cose per bene, con i bigliettini in un cappello. Allo spoglio delle votazioni risultarono più votati la pizza e la pasta alla carbonara. Ma nessuno delle due proposte risultò avere la maggioranza assoluta.

Era un bel problema. Bisognava rivotare? Il pizzaiolo ed il carbonaro non erano affatto d’accordo. Sostenevano infatti di aver vinto la gara e che quindi avrebbero dovuto essere incaricati di preparare la cena. Nessuno dei due voleva cedere. Nel frattempo si era fatta una certa, come si dice, gli amici avevano fame e cominciavano a rumoreggiare.

I due chef si chiusero in una stanza per mettersi d’accordo, anche se, ai più, sembrava davvero difficile trovare un modo per conciliare pizza e carbonara.

Passò del tempo, molto, troppo, secondo alcuni, e i due se ne uscirono dalla stanza con un’idea, dissero, rivoluzionaria. “Abbiamo chiamato un nostro amico cuoco con molta esperienza, che, con le nostre indicazioni, preparerà un piatto che non si era mai visto: la pizza alla carbonara”.

Parecchi si mostrarono inspiegabilmente entusiasti dell’idea. Forse avevano molta fame. Alcuni altri protestarono vivacemente. Altri, molto pochi, a dire il vero, ebbero la forte tentazione di andare a mangiare fuori.

Al momento sono tutti ancora in attesa, seduti a tavola, con un grande buco nello stomaco, non si sa bene se dovuto alla fame o allo sgomento.